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Nel 1948, in reazione alle dispute tra artisti astratti e figurativi, un gruppo di pittori originari di Copenaghen, Bruxelles e Amsterdam fondò il movimento CoBrA.
Attingendo ampiamente all'arte popolare dei paesi "Vichinghi", all'arte primitiva, all'espressionismo e all'automatismo, espressero una vitalità gestuale (mai esplorata prima, tranne che da Joan MIRO), alleandosi a una poesia libertaria che si opponeva all'elitismo intellettuale di André Breton e degli artisti parigini che all'epoca dominavano il mondo dell'arte (e se ne vantavano).
Sebbene siano come lo specchio di ciò che Jackson Pollock stava sviluppando nello stesso periodo negli Stati Uniti: una "Action Painting" libera e primitiva, sono anche in sintonia con un ritorno a una creazione che tiene conto degli elementi fondamentali della vita: terra, acqua e fuoco...
Anche se il movimento si frammentò rapidamente (1951) a causa di individualità forti e alla fine antagoniste, rimane uno dei movimenti più importanti del dopoguerra in Europa, data la qualità dei pittori che lo componevano.
In Belgio, in particolare Alechinsky, Corneille, Ubac, o Pol Bury; in Danimarca, Jorn e Jacobsen; nei Paesi Bassi, Appel; e in Svezia, il più vichingo di tutti: Bengt Lindström.
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