L'immediato dopoguerra di Bernard Buffet o l'espressione della solitudine esistenzialista

Bernard Buffet: Il Torero

Bernard Buffet: Il Torero

Tra le grida e le lacrime della fine della Seconda Guerra Mondiale nasce una straordinaria generazione di artisti che, dalla letteratura al cinema, passando ovviamente per la pittura e la fotografia, imporrà una visione: un Nuovo Realismo Francese. Perché sebbene multidisciplinare, questo movimento rimane esclusivamente francese.

Tra il battesimo della Quinta Repubblica e i primi sussulti della decolonizzazione, questa generazione esprimerà un malessere esistenziale che, per la sua gravità intellettuale e mancanza di speranza, lo rende il movimento più cupo del dopoguerra.

Bernard Buffet: La Strada del Villaggio

Bernard Buffet: La Strada del Villaggio

Bernard Buffet: Parigi: Il Sacro Cuore

Bernard Buffet: Parigi: Il Sacro Cuore

Da Robbe-Grillet, il papa del Nuovo Romanzo dove l'effimero dura una vita intera, a Buffet, la solitudine dell'uomo moderno incarnata nella sua nudità più tagliente, passando per Godard il cui "Il Disprezzo" si inserisce perfettamente in questa stessa vana ricerca di un assoluto da tempo svanito nel regno delle preghiere non esaudite, tutti esprimono, in un'era di ricostruzione e ottimismo gollista, un disincanto filosofico che "L'essere e il nulla" di Sartre ha messo in parole già nel 1943.

Dietro un pathos a volte desueto (con il passare degli anni), c'è anche una vera insurrezione artistica. Perché anche se a volte (negli anni '80) ha rinnegato il suo stesso esistenzialismo moltiplicando le opere, come non inchinarsi davanti alla rivoluzione che è Bernard BUFFET alla fine degli anni '50? Come non vedere in questo dipinto della disperazione la presa di coscienza della solitudine infinita dell'uomo liberato da Dio, ma intrappolato nel suo desiderio di individualismo feroce che lo riduce, ogni giorno un po' di più, all'accettazione di una solitudine che gli applausi non colmano...

Bernard Buffet : Vaso di tulipani, 1967

Bernard Buffet : Vaso di tulipani, 1967

Bernard Buffet : New York IX, 1967

Bernard Buffet : New York IX, 1967

Così, al suono della rinascita del dopoguerra, questi pittori dalle linee nere hanno inciso le nostre menti con le loro impronte affilate, coloro che avevano avuto vent'anni sulla scia di Enola Gay, prima che i nichilisti di una società consumistica sovraccaricata venissero a loro volta a gettare le basi di un nuovo Nuovo Realismo...

© Testi e Foto: Natacha PELLETIER per PASSION ESTAMPES