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Robert Combas nasce a Lione il 25 maggio 1957, ma cresce nell'Hérault, a Sète. Proveniente da una famiglia operaia di sei figli, il giovane Combas opta per il disegno e la pittura fin dalla più tenera età.
Entrato prima alla Scuola di Belle Arti di Sète, prosegue la sua formazione a Montpellier. Libero, trova durante gli ultimi tre anni di studio lo stile che diventerà il suo, così caratteristico.
Diplomatosi nel 1979, espone molto presto prima a Saint-Etienne per "Après le Classicisme", poi a Nizza, con Hervé Di Rosa, da Ben, nel 1981, e infine a Parigi nel 1984 con la famosa mostra "5/5 Figuration Libre France/USA".
In cinque anni, Robert Combas è passato dallo status di giovane diplomato a quello di artista leader del nuovo movimento pittorico di cui tutti parlano: la Figuration Libre. Un percorso luminoso per un artista divertente, eccentrico, con l'accento del sud della sua infanzia.
La "Figuration Libre" è nata dalla cultura rock, fumettistica, pubblicitaria dei giovani pittori francesi che la compongono. Anche se può essere messa in relazione con gli artisti graffiti americani, ma anche con i tedeschi dei "Nuovi Fauves" o gli italiani della "Transavanguardia", il gruppo della Figuration libre (Combas, i fratelli Di Rosa o ancora Blanchard) ha una particolarità unica: il loro umorismo.
Questo distacco quasi infantile che li porta a una pittura slegata da qualsiasi supporto intellettuale è unico nella storia dell'arte. Per questa Francia che ha così a lungo razionalizzato l'arte, lo spazio creativo, la "Figuration Libre" è uno spazio di libertà infinita e un UFO nel paesaggio e nella storia artistica.
Combas, che definisce parte della sua arte come "Pop Art Arabo", facendo così riferimento alle false scritture arabe che ornano le sue opere e, per il lato "Pop Art", ai continui riferimenti alla cultura visiva della pubblicità dei paesi africani, è un geniale agitatore che in trent'anni di carriera ha aperto molte strade senza mai accompagnare il suo approccio con nulla più che passione.
Dai primi dipinti "Battaglie" alle divagazioni su "Adamo ed Eva", dai riferimenti all'infanzia, onnipresenti, agli omaggi all'Arte Brut, Combas si è reinventato nel corso degli anni, con la stessa sincerità dell'istante, lo stesso entusiasmo colorato e questo distacco, questo ventesimo grado, che lo rendono un pittore eternamente sorprendente.
(c) Natacha PELLETIER per PASSION ESTAMPES
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