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Yves Brayer è nato nel 1907 a Versailles.
Ancora studente alla Beaux Arts, espone al Salon d'Automne e al Salon des Indépendants. Diverse borse di studio e premi (tra cui il Prix de Rome che riceve nel 1930) gli permettono di scoprire l'Europa e in particolare il bacino del Mediterraneo a cui rimarrà legato per tutta la vita.
Nel 1934 espone alla Galerie Charpentier e Parigi scopre la sorprendente potenza originale di questo pittore di 27 anni.
Dopo il suo congedo nel 1940, vive a volte nel Tarn, a volte a Parigi che dipingerà durante l'Occupazione prima di illustrarne la liberazione.
Il dopoguerra è segnato dalla sua scoperta della Provenza. È affascinato dalla diversità delle Alpilles, ma soprattutto dalle vaste distese selvagge della Camargue. Mentre fino a quel momento la sua tavolozza si era limitata al nero, all'ocra e al rosso, introduce i verdi, i gialli e i blu.
Il suo gusto per il design grafico lo ha naturalmente portato a praticare la tecnica dell'incisione e della litografia, con cui ha illustrato numerosi lavori, tra cui quelli di Cendrars, Montherlant, Baudelaire, Giono, Claudel o Mistral.
Il suo percorso molto personale (non è stato associato a nessuno dei movimenti artistici che hanno segnato la fine del XIX e l'inizio del XX secolo) gli conferisce un posto singolare nella storia dell'arte. Erede di Bonnard o Courbet, ha aperto la strada al Nouveau Réalisme francese degli anni '50, di cui Bernard Buffet sarebbe diventato il rappresentante più brillante.
Un museo Yves Brayer è stato inaugurato nel 1991 a Les Baux de Provence, un anno dopo la morte del pittore il 29 maggio 1990.
(c) Natacha PELLETIER per PASSION ESTAMPES
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