Paul Aïzpiri

Paul Aïzpiri

Gli anni giovani

Paul Augustin Aïzpiri è nato il 14 maggio 1919 a Parigi.
Sua madre era di origini italiane e suo padre un giovane basco che sognava di diventare scultore. Tuttavia, dovendo mantenere la sua famiglia, si è rassegnato ad abbandonare i suoi sogni artistici e è diventato antiquario. Consapevole della precarietà della vita dell'artista, ha fatto frequentare alla giovane Paul la scuola Boulle (sezione di Restauro), dove Paul ha espresso molto presto le sue aspirazioni artistiche.

Durante la guerra

Dopo Boulle, ha proseguito gli studi presso la Scuola di Belle Arti. Tuttavia, nel 1939, si è arruolato nell'esercito e è partito per il Fronte dove è stato fatto prigioniero.
È fuggito, è tornato a Parigi e poi è partito con sua moglie a rifugiarsi nella Zona Libera, a Périgueux. Nel 1942, dopo il superamento tedesco della linea di demarcazione, è tornato a Parigi, da solo, dove ha cercato come poteva di provvedere alle esigenze della sua famiglia (sua moglie e i suoi due figli). In quel periodo, dipingeva solo la domenica. Nonostante ciò, in piena occupazione tedesca, ha realizzato la sua prima mostra a Parigi presso la Galerie Parvillée.

Gli inizi

Alla fine della guerra, ha esposto al Salon d'Automne, per poi unirsi ai "Pittori Testimoni del loro Tempo".
Già all'inizio degli anni '50, è stato invitato alle più grandi esposizioni internazionali (tra cui la Biennale di Venezia) insieme a artisti come Buffet e Rebeyrolle.
Premiato e riconosciuto, i grandi musei internazionali hanno acquisito le sue opere, mentre in Giappone, nel 1966, gli è stato dedicato un primo museo.

Uno stile molto personale

Il suo stile, sempre figurativo, ha evoluto tra fauvismo, cubismo ed espressionismo, molto colorato e incredibilmente personale, in un approccio che a volte sfiora il fantastico.
In litografia, ha illustrato numerosi libri, tra cui "La bisbetica domata" di Shakespeare, e opere di Corneille.
Anche suo figlio, Paul Gorriti, è un pittore.
È morto a Furnes, in Belgio, dove risiedeva, il 22 gennaio 2016.

© Natacha PELLETIER per PASSION ESTAMPES

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