Bernard Remusat

Bernard Remusat

Bernard Remusat è nato nel 1953 ad Aix-en-Provence.

È naturale che abbia iniziato il suo percorso artistico presso la Scuola di Belle Arti di Luminy (Marsiglia).
Poi, il suo desiderio di apprendimento lo ha portato ad Amsterdam, dove ha frequentato l'Accademia Rietveld (intitolata a uno dei principali animatori del movimento De Stijl), nella sezione di grafica libera dal 1973 al 1978.

Inizialmente, Bernard Remusat ha praticato la sua arte come incisore, aiutando artisti (specialmente quelli della scuola di Nizza) a trasferire il loro lavoro su lastre nel suo studio a Mougins. Mentre lavorava accanto a César, Arman, Tobiasse o Lebadang, ha perfezionato la sua tecnica. Condividendo la sua conoscenza (a Montréal, nel 1992, presso il workshop Graff), ha esplorato i suoi primi voli dove linee e parallelogrammi conversavano sotto la pressa per dar vita alle armonie che lo avrebbero reso famoso.

Gli anni '90 sono stati caratterizzati dalle sue prime importanti esposizioni, in Francia (SAGA al Grand Palais, nel 1991), in Svizzera, ovviamente nei Paesi Bassi, ma anche in Canada. Mentre diversificava le sue alleanze tecniche (con collages, ad esempio, che arricchivano i suoi incisioni), il suo lavoro su tela veniva influenzato da quello sulla pressa, e viceversa.

Dalla Danimarca, dove espone ogni anno, ci ha portato, all'inizio degli anni 2000, una nuova immaginario dove le leggende scandinave completano le mappe e i piani dove per oltre un decennio, ora, ha scoperto i traguardi lasciati dalla conquista del territorio da parte dell'umanità. Una testimonianza di passaggio, un omaggio deliberato all'immaginario rupestre, una traccia di vita per coloro che verranno dopo ad esplorare le stesse terre.

Artista ricercatore, artigiano dell'incisione, Remusat si evolve in un astratto tanto sensoriale quanto concettuale, dove le linee parlano ai colori che a loro volta rispondono al materiale creato da questi rilievi che sono il suo marchio di fabbrica. Questi rilievi esprimono, tra avvallamenti e asperità, la topografia di un viaggio singolare e poetico, di un potere impressionante e di un equilibrio raro.

(c) Natacha PELLETIER per PASSION ESTAMPES

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