Tel : (+33) 4 94 63 18 08
9.00 - 18.00 dal lunedì alla domenica
Oltre ad essere uno degli artisti principali della sua generazione, Keith HARING è anche una figura significativa del suo tempo, della sua città e dei movimenti di pensiero che attraversarono gli anni '80.
Questo nativo della Pennsylvania (come Warhol e Lichtenstein) sbarca a New York alla fine degli anni '70. Studente alla School of Visual Arts, prova tutte le tecniche, cercando di arricchire il suo modo di esprimersi, anche se il disegno rimase sempre il suo mezzo preferito per tutta la vita, soprattutto per la sua semplicità di realizzazione.
Nell'East Village, si è rapidamente guadagnato una reputazione e ha fatto molti amici, tra cui Basquiat, Scharf, più tardi Warhol, senza dimenticare Madonna... Dal famoso Club 57 ai corridoi della metropolitana, Keith Haring ha lasciato il suo segno sul New York degli anni '80.
La sua linea, il suo stile (forme ripetitive) in cui l'infanzia convive con una sessualità sfrenata e pulsioni morbose, lo hanno reso famoso. Il "bambino radioso" diventa l'emblema di una felicità semplice e immediata che non tollera i compromessi del mondo degli adulti... Il suo approccio all'arte, nella linea del Pop Art, è ancora meno elitario di quello dei suoi predecessori.
Nel 1986, a SoHo, ha aperto il suo "pop Shop", un negozio dove vendeva (direttamente) la sua arte, dove i poster e le magliette erano pezzi scelti di un'espressione artistica non meno nobile di quella esposta nei musei, poiché un artista le aveva create.
Lui che per lungo tempo ha disegnato con il gesso bianco sui pannelli pubblicitari non utilizzati della metropolitana di New York e che era orgoglioso della sua appartenenza a un'arte vicina e immediata, ha scelto di offrire al grande pubblico un approccio al suo lavoro senza alcuna restrizione.
Sebbene la critica vedrà con occhio cattivo questo approccio troppo "commerciale", continuerà comunque a esporre e vendere il suo lavoro in questo modo.
La fine degli anni '80 vedrà New York perdere successivamente i suoi grandi pittori. Warhol nel 1987 e Basquiat nel 1988 scompaiono. Lo stesso anno, Keith Haring scopre la sua sieropositività e fonda una fondazione, diventando così una delle figure di spicco nella lotta contro l'AIDS.
È morto il 16 febbraio 1990, all'età di 32 anni, lasciando dietro di sé un'opera prolifica, volubile, universale.
Il bambino radioso è uno dei simboli più noti di Keith Haring. Creato nel 1983, diventa già da allora la sua firma... Sul trittico in bronzo e patina d'oro bianco, presentato qui in foto, il bambino simboleggia Cristo adulto che sale al Cielo. Sebbene ci siano 9 copie dell'opera, solo 3 si trovano in luoghi consacrati. A New York (Cattedrale di San Giovanni), a San Francisco (Cattedrale di Grace) e questa copia, a Saint Eustache, nel cuore di Les Halles, a Parigi.
Sebbene la Chiesa abbia un glorioso passato poiché Richelieu e Molière furono battezzati lì, mentre Luigi XIV fece la sua comunione lì e i funerali di La Fontaine ebbero luogo lì, ha accolto, con quest'opera, un riconoscimento della sua modernità e del suo impegno...
All'inizio degli anni '80, Saint Eustache organizzava regolarmente messe e collette per i malati di AIDS, in un'epoca in cui non erano guardati con molta misericordiosa considerazione.
È per questo motivo che la Fondazione di John Lennon e Yoko Ono, proprietaria dell'opera di Keith Haring, l'ha offerta a Saint Eustache, simbolo dell'impegno della comunità eucaristica nei confronti della Comunità a cui Keith Haring era orgoglioso di appartenere...
© Natacha PELLETIER pour PASSION ESTAMPES
This website uses cookies or similar technologies, to enhance your browsing experience and provide personalized recommendations. By continuing to use our website, you agree to our Privacy Policy