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Pieter Cornelis Mondriaan nasce il 7 marzo 1872 ad Amersfoort, nei Paesi Bassi. Figlio di un insegnante, inizialmente considererà l'insegnamento del disegno prima di rinunciare per esprimersi solo come creatore.
L'approccio intellettuale e spirituale di Mondrian (toglierà una "a" dal suo nome nel 1912, quando arriva a Parigi) sottende completamente la sua pittura.
Dopo un inizio in cui Van Gogh e Van Dongen avranno una forte influenza sul suo stile, si "radicalizza" molto rapidamente, dirigendosi verso una pittura in cui la preoccupazione per la semplificazione è il primo motore creativo. "Il Mulino al Sole" è uno dei primi esempi. La luce è trattata utilizzando colori primari e le forme sono già molto schematiche.
Ma è nella completa semplificazione che Mondrian troverà la sua vera strada. La rigore, insieme alla matematica e alla teosofia, saranno le pietre miliari delle sue ricerche che porteranno, pittoricamente, a una miscela di "non-colori" (nero, bianco e grigio) e di colori primari (rosso, blu e giallo pallido). I primi vengono utilizzati per tracciare linee verticali o orizzontali, mentre i secondi riempiono alcuni degli spazi formati dalle linee.
Sostenitore dell'astrazione, influenzato dal Fauvismo, dal Simbolismo o dal Cubismo analitico, Mondrian ha elaborato le sue teorie per sviluppare un'arte pittorica di cui è il principale (per non dire unico) rappresentante, sebbene le sue teorie abbiano trovato numerosi echi sia tra i pittori della sua epoca (notabilmente al Bauhaus) sia tra gli architetti (tra cui Frank Lloyd Wright) e i designer moderni.
Mondrian si spegne a New York nel 1944, lasciando incompiuta la sua ultima tela "Victory Boogie-Woogie".
(c) Natacha PELLETIER per PASSION ESTAMPES
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