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REF : KLIMT-CAR-27
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Tazza e piattino di vitro nella sua molto elegante scatola di presentazione rotonda di colore nero.
H : 7 cm
Ø Tazza : 9 cm
Ø piattino : 14.5 cm
Scatola regalo : H : 10 cm - Ø : 18 cm
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Informazioni culturali e artistiche aggiuntive sull'artista
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Pallas Atena (1898): Simbolo della Secessione viennese, rappresentante una dea arcaica e potente.
La Filosofia, La Medicina, La Giurisprudenza (1900-1907): Serie di dipinti monumentali controversi, commissionati dall'Università di Vienna e criticati per il loro erotismo.
Il Fregio di Beethoven (1902): Affresco murale in omaggio a Beethoven, che combina musica, architettura e pittura in un'opera d'arte totale.
Il Rittratto di Adele Bloch-Bauer I (1907): Esempio del periodo dorato, famoso per i suoi motivi decorativi in oro e lo stile bizantino.
Il Bacio (1908-1909): Capolavoro emblematico di Klimt, che raffigura una coppia abbracciata in una scena d'amore ornamentale.
Gustav Klimt è una figura emblematica dello simbolismo, del movimento Art Nouveau e uno dei fondatori della Secessione viennese. Il suo stile si caratterizza per l'uso di motivi ornamentali, l'applicazione di foglie d'oro e un approccio sensuale alla rappresentazione femminile.
Klimt si ispira ai suoi esordi a Hans Makart, poi scopre artisti come Félicien Rops, Max Liebermann, Rodin e Böcklin. La scoperta dei mosaici bizantini di Ravenna influisce profondamente sul suo uso dell'oro e dei motivi decorativi. Le sue opere mostrano anche l'influenza della Grecia antica, dell'Egitto, delle incisioni di Albrecht Dürer e dell'arte giapponese (Rimpa).
Klimt evolve accanto ad artisti viennesi come Koloman Moser, Josef Hoffmann, Egon Schiele (che guiderà) e Carl Moll. Insieme, nel 1897 fondano la Secessione viennese, con l'obiettivo di rompere con l'accademismo dominante a Vienna e promuovere una nuova forma d'arte.
Il periodo d'oro di Klimt, caratterizzato da opere come Il Bacio, è considerato l'apice della sua arte ornamentale. Unico per l'ampiezza di ciò che ha cambiato nel mondo della pittura, Gustav Klimt è uno dei principali artigiani dell'arte moderna.
Due film parlano dell'artista e della sua opera: Klimt di Raul Ruiz nel 2005 e La donna d'oro di Simon Curtis nel 2015.
Gustav KLIMT nasce nel 1862 nella periferia di Vienna, in Austria.
Su padre è un cesellatore orafo e sua madre intraprende una carriera lirica; così come lui, uno dei suoi fratelli diventerà pittore.
Immerso in questo ambiente artistico, è naturale che segua questa strada e entri all'età di 14 anni nella scuola d'arte decorativa del museo d'arte e dell'industria di Vienna.
Guadagna da vivere realizzando ritratti da fotografie, prima di aprire uno studio con suo fratello, Ernst. Insieme realizzano numerose opere comuni, in particolare per affreschi teatrali. KLIMT manterrà per tutta la vita il gusto per opere di grande formato, quasi monumentali.
Nel 1892, suo fratello Ernst e suo padre muoiono, gettandolo in una profonda crisi, anche se il suo lavoro conosce un grande successo e il riconoscimento arriva con numerose premiazioni.
Ma Klimt rimane insoddisfatto, trovando che la sua arte rimane troppo vicina a un'espressione stilizzata, che considera sopravvalutata, ereditata da un tempo che non è più o che non sarà più, molto presto....
A partire dal 1897, entra in un periodo straordinariamente creativo che lo vedrà realizzare più di 4000 disegni in meno di cinque anni. I suoi temi sono allora l'erotismo, l'amore e la rappresentazione del corpo umano nella sua intera fragilità.
Accusato di essere un pornografo dalla borghesia e dai conservatori, continuerà comunque su questa strada, soprattutto con la creazione del gruppo "Secessione", che rispecchia altri gruppi dello stesso nome, creati soprattutto da espressionisti tedeschi.
È proprio in quell'anno, 1897, che incontra Emilie Flöge, che rimarrà la sua compagna fino alla fine dei suoi giorni e di cui realizzerà un solo ritratto.
All'alba del XX secolo, inizia a esporre ovunque in Europa e a trovare un riconoscimento che l'Austria non gli concede più.
1905 a Berlino, premio "Villa Romana"; 1906, diventa membro onorario dell'accademia reale bavarese delle arti decorative a Monaco; 1908, riceve la medaglia d'oro per "Le Tre Età della Donna", durante una mostra d'arte a Vienna; 1911, primo premio durante una mostra internazionale a Roma.
La sua opera rimane oggi (vedi la vendita del Ritratto di Adele Bloch-Bauer, nel 2006 a New York) riconosciuta ed ammirata come il detonatore, e addirittura il simbolo, di tutti i movimenti in rottura con la vecchia tradizione pittorica che videro la luce, dall'inizio del secolo alla Prima Guerra Mondiale.
(c) Natacha PELLETIER per PASSION ESTAMPES
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